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Dopo una prima fase di arruolamento dei pazienti con diagnosi di infezione da Coronavirus presso IRCCS Policlinico Ospedale Maggiore e Ospedale Niguarda di Milano e di raccolta di campioni di sangue periferico, salivare e tampone naso-faringeo, il team di ricerca ha avviato la fase di caratterizzazione genetica virale e quantificazione della carica virale.

Aggiornamenti dalla ricerca

L’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare si è dedicato alla produzione delle proteine del virus SARS-CoV-2, con particolare interesse per le proteine strutturali: S (spike), E (envelope), M (membrane), N (nucleocapsid) e RBD (receptor-binding domain).
Contestualmente, per consentire lo sviluppo di un saggio di neutralizzazione, attraverso il quale vengono individuati gli anticorpi capaci di inibire la replicazione virale, sono stati prodotti lentivirus pseudotipizzati con la proteina Spike del coronavirus e linee cellulari che esprimono il recettore virale ACE2, principale recettore di membrana per il coronavirus. 

Ottenimento di antigeni virali e virus pseudotipizzati e set-up del saggio di neutralizzazione in vitro: lo studio della risposta anticorpale nei sieri dei pazienti COVID-19

Il profilo immunologico di circa 20 pazienti COVID-19 con diversi gradi e a vari stadi di sintomatologia è stato analizzato evidenziando importanti differenze. Il titolo anticorpale contro le proteine virali è stato determinato evidenziando una maggiore immunogenicità della proteina N e RBD, ed in generale maggiori titoli anticorpali nei pazienti con sintomatologia grave. Inoltre, nei campioni ematici di alcuni pazienti è stata rilevata la presenza di anticorpi con attività neutralizzante.

La caratterizzazione della risposta linfocitaria B verso il coronavirus