La Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare - (INGM) è una Fondazione privata senza scopo di lucro attiva nella realizzazione di progetti di ricerca traslazionale per l'identificazione di nuovi biomarcatori e nuovi target terapeutici che consentano un miglioramento della prevenzione secondaria delle maggiori complicanze di malattie croniche, tra cui quelle autoimmuni e tumorali, con l’intento di trasferire i risultati delle ricerche alla pratica clinica e migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso una diagnosi più precisa e precoce. L’attività di ricerca di INGM ha avuto inizio nel 2007 all’interno del campus dello storico Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Da allora ad oggi la Fondazione ha avuto una notevole crescita dimensionale e qualitativa che si evidenzia nella presentazione di diverse domande di brevetto, la creazione di una azienda start-up e il riconoscimento come polo di eccellenza della ricerca biomedica internazionale.
La Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico è un ospedale universitario con sede a Milano con 900 posti letto e 36.000 ricoveri all'anno. Fondato dal Duca Francesco Sforza più di 500 anni fa, è tra gli ospedali più antichi d’Italia. Oltre all'assistenza svolge attività di ricerca biomedica e sanitaria di tipo clinico e traslazionale, che prevede cioè il trasferimento rapido delle terapie dai laboratori al letto del malato. Inoltre, ospita un centro nazionale di riferimento per l'implementazione di tecnologia specializzata (eg. ECMO), per il follow-up clinico e la ricerca traslazionale su fibrosi cistica dell'adulto e pediatrica, bronchiectasie, malattie ematologiche, gastrointestinali e neurologiche. Le Malattie Infettive del Policlinico sono ad oggi un riferimento regionale per la gestione sanitaria dell’emergenza COVID-19.
Il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dall’anno di istituzione nel 1999, si è notevolmente sviluppato, con una attività articolata in 5 corsi di laurea magistrale, 7 corsi di laurea e 43 corsi post-laurea, accogliendo la frequenza di più di 2700 studenti. La sede di Medicina e Chirurgia è a Monza, distaccata dalla sede centrale dell’Ateneo di Milano-Bicocca, per essere vicina all’Ospedale Clinicizzato San Gerardo, sede dell’attività assistenziale e di ricerca clinica, finalizzata alla salute della persona. Grazie alla comprovata esperienza nell’applicazione di approcci molecolari a quesiti clinici, si occuperà di rilevare e quantificare la presenza di antigeni virali e alterazioni del proteoma tramite spettrometria di massa ad alta risoluzione in grado di differenziare pazienti con diversa sintomatologia e progressione della malattia.
Dia.Pro Diagnostic Bioprobes srl sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di saggi diagnostici in vitro affidabili e di alta qualità. Una società Made in Italy, dedicata a fornire prodotti diagnostici in vitro (IVDs) innovativi ed economici, mantenendo la qualità stabilita dalla Direttiva Europea 98/79/CE per (IVDD) e altri standard internazionali di eccellenza.
Il Consorzio Italbiotec è un ente di ricerca pubblico-privato no profit, istituito nel 1998 con lo scopo di incentivare lo sviluppo delle biotecnologie attraverso la collaborazione tra il mondo accademico e quello industriale. Il Consorzio ha cinque sedi distribuite sul territorio nazionale, tra i quali 14 università italiane, il Consiglio Nazione delle Ricerche e oltre 35 società private attive nel campo delle biotecnologie (chimica verde, agro-alimentare, settore farmaceutico). Il Consorzio Italbiotec promuove progetti di ricerca nel campo delle biotecnologie eroga servizi di trasferimento tecnologico per lo sviluppo industriale, organizzare attività di comunicazione, diffusione dei risultati e alta formazione. Italbiotec è inoltre soggetto designato dalla Regione Lombardia per la creazione del Cluster Lombardo della Chimica Verde (www.chimicaverdelombardia.it), un’associazione, costituita nell'ottobre 2013, creata per aggregare tutti gli attori dell'area che condividono interessi e competenze in materia di bioeconomia, tra cui la chimica verde come elemento centrale, al fine di promuovere un uso più ampio delle risorse rinnovabili, supportare politiche di innovazione e competitività regionale e incoraggiare il dialogo e trasferimento tecnologico tra la comunità di ricerca e l'industria.