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Pratiche agricole insostenibili unite al riscaldamento globale, sono responsabili della perdita di fertilità dei suoli, di alterazioni della fisiologia delle piante, nonché all’incremento dell’insorgenza di malattie con seri impatti economici per le aziende agricole e gli operatori del comparto.
L’innalzamento delle temperature influisce sul numero di cicli che gli insetti, e quindi anche quelli vettori di virus, possono effettuare durante l’anno risultando difficilmente controllabili tramite trattamenti insetticidi. Tra questi insetti vi sono i tripidi che sono in grado di trasmettere i tospovirus, tra i quali il Tomato Spotted Wilt Virus – TSWV che nel corso degli ultimi anni ha severamente colpito il settore orticolo.
Virus tra i più diffusi e rilevanti in agricoltura, ha quali ospiti piante appartenenti a oltre 1.000 specie botaniche, tra le quali pomodoro, peperone, melanzana, carciofo, lattuga, tabacco determinando necrosi fogliare, avvizzimento e maculatura con alterazioni cromatiche e/o necrotiche sui frutti.
Tomato Spotted Wilt Virus (TSWV), è uno dei patogeni che negli ultimi anni ha inciso maggiormente sulle produzioni orticole: infatti i produttori di insalate di quarta gamma, presenti sul territorio lombardo, lamentano una forte presenza del virus sui prodotti derivati dal secondo ciclo produttivo.
I prodotti di quarta gamma includono una grande varietà di verdure e di ortofrutticoli freschi sottoposti a lavorazioni ad elevato contenuto di servizio che ne consentono il pronto consumo “a crudo” e nella preparazione di alimenti. Questi processi mirano a garantire la conservazione, la sicurezza igienica e praticità del prodotto raccolto, e sono sempre più caratterizzati per un alto tasso di innovazione nella gestione del prodotto, nel design di packaging sostenibili e sistemi di logistica intelligente.
In Italia, 16% degli acquisti di ortaggi freschi è costituito da prodotti di quarta gamma, con una prevalenza di insalate (74%), seguite da altri ortaggi pronti al consumo (18%) e ortaggi da cuocere (8%), un dato in crescita che rispecchia la fiducia e la capacità di soddisfare nuove abitudini del consumatore (fonte Ismea).
Il settore della quarta gamma è sostenuto dalle insalate in busta, la categoria più significativa dell’aggregato in termini di valore che ha raggiunto i 653 milioni di euro nel primo trimestre 2021 e che meglio rappresenta l’impegno degli operatori per assicurare la transizione verso modelli di produzione sostenibile.
Il contrasto e l’adozione di buone pratiche di sostenibilità per la prevenzione e contenimento di TSWV ha quindi un valore strategico nel proteggere il comparto produttivo ortofrutticolo nazionale.
INPACT grazie alle attività sperimentali ha testato protocolli agronomici e sviluppato delle buone pratiche, una risposta per rafforzare resilienza e sostenibilità ambientale per gli operatori del settore.